sabato 17 novembre 2007

UNA VOCE FUORI DAL CORO!

Oggi a pochi giorni dall’uscita del loro settimo lavoro discografico, sembrano lontani i tempi in cui “Giornata storica” faticava a scalare le chart. Tempi duri quelli, in cui la musica ricercata dal sound rock irlandese sembrava di troppo in un bel paese che amava (ed oggi ancor di più) importare musica esterofila piuttosto che valorizzare i propri artisti.
Si da sempre meno conto a ciò che il pubblico gradisce, e si auto-strumentalizzano sempre di più anche le radio che diffondono e riducono al minimo i passaggi radiofonici di artisti che come Paola & Chiara hanno il coraggio e la possibilità di auto-prodursi con etichette indipendenti ( e non per questo minori) rompendo gli schemi delle major, viste come indomite regine dittatoriali di marketing . Le airplay così pullulano di etichette multinazionali scontrandosi spesso con il gradimento di vendite d’acquisto di prodotti discografici differenti.
E’ da chiedersi il perché Paola & Chiara pur raggiungendo invidiabili posizioni nelle chart di vendite vengono bistrattate dalle radio e dalle tv musicali riducendo al minimo i loro passaggi di promozione.
Preoccupante in particolar modo è il metodo utilizzato da vetrine musicali come mtv, di modificare le classifiche a proprio piacimento, giustificando tali cambiamenti di “posizioni in classifica” in base ad assurdi criteri utilizzati.
Infatti c’è da sapere che come in passato faceva CdLive (programma tv di classifiche musicali) i principi utilizzati per stilare la classifica dei cd più venduti non si appresta a riportare le effettive percentuali di vendite settimanali, dettate dalla FIMI (Federazione Industria musica italiana) o da musica&dischi.
E così facendo, a mio parere, la classifica diventa un accozzaglia di percentuali con strane addizioni tra airplay, download attraverso internet e come se non bastasse a tutto ciò si aggiungono le suonerie più scaricate dai portali del wap.
In questo modo chi si ritrova in vetta alla torre, di colpo cade a picco negli inferi dell’indifferenza. Non c’è da meravigliarsi, quindi, se un progetto come quello di Nothing at all o se vogliamo di Cambiare pagina sia stato “cestinato” da radio deejay e compagni.
L’unica cosa giusta da fare in questo caso è unire le forze di noi fan e cercare in tutti i modi possibili che queste ingiustizie non avvengano. Come? Io ho detto la mia, ma se alla mia singola voce se ne aggiungeranno altre si potrà creare un forte coro di dissenso verso questo sporco ed ingiusto comportamento.
Richiediamo la nostra musica preferita, attiviamoci tramite internet, voice mail, sms e quant’altro. P&C e la MUSICA hanno bisogno di noi…di noi che acquistiamo e teniamo a cuore il futuro dei nostri artisti preferiti.INSIEME VINCEREMO IL GIOCO!!!

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